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domenica 4 dicembre 2011

Riassumendo (in ordine cronologico)

-1993 
 Henry Lai e Gerry Phillips: studio su ratti esposti a radiazioni, da cui risultò la presenza di DNA interrotto, effetto biologico che può essere causa di cancro.


- 1996
 OMS: istituisce il Progetto internazionale CEM e dichiara che l'esposzione a bassi livelli di campi elettormagentici non abbia alcuna conseguenza sulla salute.


- 2007
Hardell e Hansson MildStando ai loro risultati le persone che usano il cellulare da un decennio o più, anche solo per un’ora al giorno, hanno il doppio di possibilità di sviluppare un tumore nel lato del cervello dove di solito appoggiano il dispositivo.


- 2008
Istituto Ramazzinisulla base dei risultati di recenti studi epidemiologici e, in attesa di quelli sperimentali, si impone che l’esposizione della popolazione alle onde elettromagnetiche venga limitata il più possibile.

- 2010
ICNIRP: conclude che i dati esistenti non indicano un aumento del rischio di tumori cerebrali negli utilizzatori di telefoni cellulari,  entro  la  durata  dʼuso  finora  studiata.

ISS e Interphonelo studio non ha rilevato alcun incremento del rischio di tumori cerebrali legato all’uso dei telefoni mobili. Si tratta di un risultato particolarmente solido sia perché le dimensioni dello studio assicurano margini di errore davvero ridotti, sia perché l’omogeneità dei risultati ottenuti in tanti Paesi diversi contribuisce a rafforzarne la credibilità.

- 2011 
Università di Manchester: i ricercatori hanno osservato i dati tracciati dalle ultime diagnosi sui tumori al cervello registrate dal 1998 al 2007, rilevando che l'incidenza dei telefonini sulla comparsa della malattia contribuisce per meno di un caso ogni 100mila individui e che le radiazioni elettromagnetiche non sono cancerogene in sé, ma potrebbero esserlo in caso di un'esposizione duratura.

AMA: dimostrano che dopo una telefonata al cellulare di 50 minuti il metabolismo del glucosio nel cervello risulta alterato, facendone registrare un aumento significativo, pari a circa il 7%.

CNR: in una ricerca di prossima divulgazione il CNR sarebbe giunto alla conclusione che l'uso dei telefoni cellulari può provocare il cancro

OMS - IARC: telefonini inclusi nella categoria 2B, quella delle sostanze potenzialmente cancerogeno per gli individui.






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